NASCE AL MUSEO SATIRA iL FONDO "MIPPIA FUCINI"

La cerimonia e l’atto di donazione si sono svolte in municipio, dove il sindaco Umberto Buratti, assieme al presidente del Museo Enrico Ceretti e al suo vice Giacomo Pieve, hanno accolto il prof. Tempestini, insigne esperto d’arte antica. “Accogliamo questa donazione con particolare piacere - ha sottolineato Buratti - perché avemmo modo di conoscere Mippia Fucini e la sua lunga militanza satirico-caricaturale fin dal 1998, anno in cui il Museo della Satira le dedicò una mostra, e siamo certi che il grande pubblico apprezzerà presto sia le opere del Fondo che la grande mostra che verrà allestita dopo la catalogazione".
Tra le caricature donate al Museo, i “Visacci” come li definiva Mippia, ve ne sono alcune celeberrime come quelle di Piero Bargellini, Manlio Cancogni, Primo Conti, Susanna Agnelli e Giovanni Spadolini, Carlo Levi e Indro Montanelli. Ma nel fondo saranno presenti anche alcuni originali di vignette satiriche realizzate per "Nazione Sera" nei primi anni Cinquanta. “La caricatura - ha scritto dell’opera di Mippia Fucini lo scrittore Piero Bargellini - trascurando i formalismi generici, pone in evidenza i caratteri essenziali, magari esasperandoli. Ciò non significa tradimento della realtà, ma, al contrario, ricerca della verità. Tale ricerca può sembrare crudele o per lo meno offensiva, ma non lo è".
Mippia Fucini, nipote del grande scrittore Renato Fucini da cui aveva ereditato lo spirito caustico e sposata con lo scultore fiorentino Bruno Catarzi, oltre all’attività satirica caricaturale ha avuto anche un’intensa produzione pittorica pregevolissima.
nella foto (da sin.): il presidente del Museo Satira Enrico Ceretti, il dirigente del Settore Cultura del comune Franco Dazzi e il prof. Anchise Tempestini