ALBANESE, CUCCIARI E GLI SGOMMATI TRA I VINCITORI DEL 39° PREMIO SATIRA POLITICA 2011
Saranno la TV, il cinema, il tormentone del bunga bunga, i vizi e vizietti della politica, il web con Youtube e la satira politicamente scorretta a farla da padroni alla trentanovesima edizione del Premio Satira Politica, già sulla rampa di lancio per la premiazione che si terrà, alla Capannina di Franceschi, sabato 11 settembre, alle ore 18.
Per l’occasione la gran fucina della giuria – composta da Roberto Bernabò, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Filippo Ceccarelli, Beppe Cottafavi, Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto e Giovanni Nardi – ha ultimato i lavori per incoronare i vincitori che dimostreranno quanto il filone della satira italiana sia vivo e vitale. A testimoniarlo sono i premi ai personaggi che sabato saliranno sul palco della “Capannina”.
A cominciare da Cetto La Qualunque alias Antonio Albanese, che è riuscito a importare nel cinema, luogo ormai poco frequentato dalla satira, le immoralità e illegalità del suo personaggio più noto, figlio della verve di programmi come Mai dire domenica e Che tempo che fa. "I have no dreams. Ma mi piace 'u pilu" dice La Qualunque – Premio Satira 2011 per il cinema – sintetizzando la propria filosofia politica che strappa sempre applausi ai sostenitori con promesse mirabolanti, apparendo, in questo, sempre più simile a tanti esempi mutuati dalla realtà.
Dal cinema alla TV con il premio a “Gli Sgommati”, la fiction satirica di PALOMAR-Sky Italia. “La forza del pupazzo – ha scritto il critico Aldo Grasso - sta nella sua cattiveria, nel dire cose che gli ‘umani’ non possono dire”. I Vendola, i Bersani, i Fini e compagnia bella di gommapiuma in oltre sei mesi di programmazione sono cresciuti e possono davvero ambire, 25 anni dopo, a raggiungere le vette delle gag satiriche delle mitiche “Spitting Images”.
Sempre dalla Tv arriva la striscia preserale G' Day, condotta sul filo dell’attualità da quel vulcano che è Geppi Cucciari, Premio Satira - Pino Zac 2011. Uno spazio a metà tra la satira, l’ironia e l’informazione.
Per i tanti appassionati che sabato prossimo alle 18 popoleranno la Capannina per assistere alla cerimonia di premiazione degli Oscar italiani della satira ci saranno inoltre altri grandi vincitori: giornalisti, blogger e disegnatori, tutti premiati all’insegna della libertà di satira e di espressione. E a dare quel tocco di internazionalità, che non è mai mancato, il Premio per il disegno satirico andrà quest’anno al russo Mikhail Zlatkovsky. Una satira sofferta contro il potere, prima quello dei Soviet oggi quello dei politici moscoviti post-comunisti.
La cerimonia di premiazione, condotta da Carlo Fontana, sarà, come sempre, preceduta al mattino (alle 11,30) da un incontro della Giuria con i vincitori e i giornalisti.
Ai vincitori verrà consegnata l’Ape, simbolo del Premio, del maestro Pietro Cascella, e a i due premi speciali andrà un’opera degli scultori Ugo Guidi ed Emanuele Giannelli.
La manifestazione è resa possibile anche grazie al mecenatismo culturale della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Banca della Versilia, Lunigiana e Garfagnana”.
L’ingresso alla serata è libero.
Per l’occasione la gran fucina della giuria – composta da Roberto Bernabò, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Filippo Ceccarelli, Beppe Cottafavi, Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto e Giovanni Nardi – ha ultimato i lavori per incoronare i vincitori che dimostreranno quanto il filone della satira italiana sia vivo e vitale. A testimoniarlo sono i premi ai personaggi che sabato saliranno sul palco della “Capannina”.
A cominciare da Cetto La Qualunque alias Antonio Albanese, che è riuscito a importare nel cinema, luogo ormai poco frequentato dalla satira, le immoralità e illegalità del suo personaggio più noto, figlio della verve di programmi come Mai dire domenica e Che tempo che fa. "I have no dreams. Ma mi piace 'u pilu" dice La Qualunque – Premio Satira 2011 per il cinema – sintetizzando la propria filosofia politica che strappa sempre applausi ai sostenitori con promesse mirabolanti, apparendo, in questo, sempre più simile a tanti esempi mutuati dalla realtà.
Dal cinema alla TV con il premio a “Gli Sgommati”, la fiction satirica di PALOMAR-Sky Italia. “La forza del pupazzo – ha scritto il critico Aldo Grasso - sta nella sua cattiveria, nel dire cose che gli ‘umani’ non possono dire”. I Vendola, i Bersani, i Fini e compagnia bella di gommapiuma in oltre sei mesi di programmazione sono cresciuti e possono davvero ambire, 25 anni dopo, a raggiungere le vette delle gag satiriche delle mitiche “Spitting Images”.
Sempre dalla Tv arriva la striscia preserale G' Day, condotta sul filo dell’attualità da quel vulcano che è Geppi Cucciari, Premio Satira - Pino Zac 2011. Uno spazio a metà tra la satira, l’ironia e l’informazione.
Per i tanti appassionati che sabato prossimo alle 18 popoleranno la Capannina per assistere alla cerimonia di premiazione degli Oscar italiani della satira ci saranno inoltre altri grandi vincitori: giornalisti, blogger e disegnatori, tutti premiati all’insegna della libertà di satira e di espressione. E a dare quel tocco di internazionalità, che non è mai mancato, il Premio per il disegno satirico andrà quest’anno al russo Mikhail Zlatkovsky. Una satira sofferta contro il potere, prima quello dei Soviet oggi quello dei politici moscoviti post-comunisti.
La cerimonia di premiazione, condotta da Carlo Fontana, sarà, come sempre, preceduta al mattino (alle 11,30) da un incontro della Giuria con i vincitori e i giornalisti.
Ai vincitori verrà consegnata l’Ape, simbolo del Premio, del maestro Pietro Cascella, e a i due premi speciali andrà un’opera degli scultori Ugo Guidi ed Emanuele Giannelli.
La manifestazione è resa possibile anche grazie al mecenatismo culturale della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Banca della Versilia, Lunigiana e Garfagnana”.
L’ingresso alla serata è libero.