ARRIVA AD AGOSTO LA SATIRA CINESE
“Non dire mai ciò che accadrà domani, perchè più veloce del battere delle ali di una mosca è il mutare delle cose umane”.
Nessun altro Paese al mondo è sicuramente mutato quanto l’odierna Cina e il Museo della Satira di Forte dei Marmi ha deciso di scandagliare lo stato attuale della satira cinese invitando trenta tra i disegnatori satirici più affermati in patria, a presentare le proprie opere in una mostra allestita nelle sale del Museo, per dimostrare a chi considera la Repubblica Popolare l’ultimo baluardo del comunismo o chi la vede soltanto come il colosso economico destinato a dominare i mercati produttivi mondiali, che c’è molto di più.
“Nell’anno delle Olimpiadi di Pechino, - spiegano il presidente Roberto Santini e i curatori Cinzia Bibolotti e Franco A. Calotti – non ci potevamo sottrarre ad esplorare un mondo così lontano e ancora a noi così sconosciuto. I mutamenti a livello economico e culturale hanno creato infatti le basi per un processo di cambiamento anche nel mondo dell’illustrazione, del fumetto e della vignetta politica, dove l’affermarsi dei nuovi media non ha cancellato la forza della tradizione. Per questo proponiamo al pubblico italiano le opere di trenta noti disegnatori cinesi, per mostrare la multiforme scena dell’espressività satirica cinese e il suggestivo impatto visivo di opere anche molto critiche.
“Negli anni successivi alla rivoluzione culturale gli artisti satirici cinesi -spiegano gli organizzatori - hanno dovuto affrontare molti problemi ed hanno imparato ad aggirare la censura con l'arma dell'ironia. Non si troveranno dunque, in questa mostra, vignette satiriche con immagini fortemente esplicite ma vere e proprie tavole artistiche con una vena sotterranea di ribellione. Il funzionario che parla con il giradischi in bocca, il cinese che sottobraccio porta un libro su come arricchirsi e in bocca ha un abaco destinato a contare i soldi, l’irraggiungibile altezza di un’urna elettorale da scalare o la desolante casacca maoista vuota, sono splendide allegorie satiriche di un potere dai mille volti, e poi ancora innumerevoli disegni su tangenti, funzionari corrotti, tasse, inquinamento e su uno sviluppo industriale che va a scapito di una umanità indifesa.
Crediamo che questa zona franca del disegno satirico permetta di capire qualcosa di più di un Paese sicuramente contraddittorio, dove il passato convive con un presente in vorticosa ascesa, ma permeato di una profonda cultura che vale certamente la pena di conoscere”.
La mostra, curata dalla Direzione artistica del Museo della Satira (Cinzia Bibolotti e Franco A. Calotti), è realizzata con la collaborazione della China Artists Association e la consulenza del sinologo Giorgio Giacomelli.
La mostra - con ingresso libero - sarà visitabile fino dal 9 agosto al 5 ottobre 2008, dalle 17.00 alle 20.00 e dalle 21.00 alle 24.00 (chiuso al lunedì), al Museo della Satira e della Caricatura – Forte di Leopoldo I, Piazza Garibaldi, Forte dei Marmi. Il catalogo è disponibile in mostra.
Per informazioni:
www.museosatira.it/cina
museosatira@gmail.com
tel. 0584 280234 – 0584 876277 – 348 4924559 – 347 3418665